17 ottobre 2010

Alone

Ci sono parole a cui siamo affezionati, mentre per altre lo siamo meno. Parole il cui suono ci diverte nel pronunciarle, altre che utilizziamo come intercalare così spesso da farne un abuso. Parole che odiamo e altre che sentiamo nostre come se le avessimo tatuate sulla pelle.
Una parola che mi ha sempre affascinato è alone. Quando sporchi un vestito e lavi via la macchia spesso rimane l'alone: anche se è l'Omino Bianco in persona a lavare il capo, la macchia non sparisce! Possiamo usare tutto l'olio di gomito a nostra disposizione, i segreti della nonna per lo sporco più ostinato, ma quell'alone sarà sempre lì a ricordarci di quella macchia.
E come per gli indumenti, lo stesso capita anche agli uomini: quando veniamo delusi o feriti da qualcuno a cui teniamo, spesso non riusciamo a ristabilire quell'armonia che c'era all'inizio e rimarrà sempre in noi l'alone a ricordarci di quella delusione o sofferenza provata.
Inoltre se cerchiamo la parola alone in un dizionario per tradurlo dall'inglese all'italiano avremmo come risultato la parola solo, proprio come ci si sente quando sul vestito della nostra anima un alone non vuole andare via.

2 commenti:

  1. bellissima questa tua rifflessione, è proprio vero che ci si sente cosi quando una persona ti ferisce, quell'alone ti ricorda sempre cio che ti hanno fatto in modo che non succeda più.

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  2. ...bella espressione di sensazione che spesso è impercettibile....

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